Comunicazione Equa e Parità di Genere: perché prendersene cura in azienda?
Avete visto il recente spot della TIM? Se sì, cosa ne pensate? È importante che se ne parli sempre di più (a prescindere dal gusto o meno della strategia dello spot).
Ma alla base di tutto ciò cosa c’è? Perchè l’uomo, alla fine, trova l’uscita – si volta – e se ne va? Perchè non prova a tornare indietro per aiutare la donna ad uscire? Le vere attività formative devono essere fatte ad un pubblico femminile o maschile? Chi è il vero target?
Perché accostare insieme comunicazione - parità di genere - imprese? Perché un consiglio direttivo, un'amministrat@ delegat@ o un@ responsabile HR dovrebbero curarsi della comunicazione equa in azienda?
Le imprese in tutto il mondo stanno sempre più attivandosi per sensibilizzare sulle attuali disparità di genere e per proporre azioni concrete mirate alla loro risoluzione. Questa consapevolezza non deriva solo dalla volontà di contrastare rappresentazioni stereotipate diffuse dai media per decenni, ma anche dall’urgente riconoscimento delle disuguaglianze tra donne e uomini in termini di opportunità di carriera e attribuzione di ruoli.
Grazie alle iniziative dei brand e ai movimenti di attiviste, il gender gap è oggi più che mai al centro dell’attenzione. Tuttavia, i dati Istat evidenziano che durante il lockdown, il genere femminile è stato particolarmente penalizzato nel mondo del lavoro, sottolineando la necessità di interventi significativi.
Certamente esistono delle questioni che devono essere affrontate “ai piani alti”, o meglio normate e chiarite da governi e dalla politica; ma esistono tante piccole – grandi azioni che oggi giorno devono essere intraprese dalle aziende.
Tutto questo si traduce in una certificazione per la parità di genere ed un utilizzo del linguaggio consapevole, equo e rispettoso.
Comunicare l'Equità come Necessità Aziendale
Le aziende che hanno compreso prima delle altre l’importanza di dimostrare sostegno alle questioni di genere sono state lungimiranti per il successo del loro business.
Secondo uno studio di Heidrick & Struggel intitolato “Meeting the inclusion imperative” queste aziende che investono in equità registrano un aumento delle performance aziendali del 17%, una crescita del 20% nella qualità dei processi decisionali, un incremento del 29% nel lavoro di squadra, e sono più propense a emergere, essere innovative ed agili.
Lavorare in una cultura delle pari opportunità non è solo un vantaggio per l’azienda e i dipendenti, ma è diventato fondamentale per la salute stessa del business.
Uguaglianza di Genere in Italia
Sebbene l’Italia occupi il 14° posto nell’UE per l’uguaglianza di genere secondo l’Indice dell’Istituto Europeo per l’Uguaglianza di Genere (EIGE), la situazione nazionale presenta sfide significative. Tuttavia, la crescita positiva nel punteggio indica un progresso, e l’Italia avanza verso l’uguaglianza di genere a un ritmo più sostenuto rispetto alla media dell’UE.
Agenda 2030 e l'Obiettivo 5: Uguaglianza di Genere
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sottoscritta da 193 Paesi membri dell’ONU, stabilisce l’obiettivo 5: “Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze“.
Questo impegno internazionale promuove azioni concrete per porre fine a discriminazioni, violenze, pratiche nocive e per garantire partecipazione, accesso alla salute sessuale e riproduttiva, e diritti economici.
Gestione HR Volta all'Equità di Genere
In tutto questo scenario, un ruolo particolarmente rilevante viene occupato dal settore HR delle imprese. Ovviamente le persone responsabili del benessere organizzativo all’interno delle imprese devono sentire pienamente l’appoggio della dirigenza e devono essere messe in grado di garantire che i valori che vengono trasmessi inizialmente siano quelli realmente rispettati durante il proseguo della carriera durante l’onboarding.
Le aziende possono contribuire alla parità di genere garantendo stipendi uguali, creando ambienti di lavoro inclusivi, e promuovendo donne a ruoli decisionali.
La riservatezza del sesso dei candidati durante i processi di selezione e la revisione di pratiche di reclutamento per garantire una rappresentanza equa sono passi fondamentali.
Riassumendo: il nostro impegno
Come società di formazione e consulenza, noi di Contrainer, abbiamo l’obbligo etico e morale di accompagnare aziende e clienti verso questa modalità evoluta di utilizzo della comunicazione e di consapevolezza del vivere l’azienda.
Lavorare verso la comunicazione equa e la parità di genere non è solo eticamente corretto ma anche un investimento strategico per il successo a lungo termine delle aziende. L’uguaglianza di genere non solo migliora l’ambiente di lavoro ma contribuisce anche a decisioni più informate, creatività potenziata e risultati finanziari superiori.
Per questo motivo abbiamo ideato un corso ad hoc: CORSO EQUALITY COMMUNICATION | COMUNICAZIONE INCLUSIVA